Un professore chiamato Presidente
Memorie disordinate: università, Rai, politica, Inter
presentazione del libro di e con Roberto Zaccaria
edito da Odoya
con Gustavo Zagrebelsky
Il percorso universitario, il ’68, la Rai, dall’inizio della televisione a colori alla vigilia dell’editto bulgaro, le tre legislature in Parlamento tra Berlusconi, Prodi e Monti: questi i momenti essenziali di una vita che, a rileggerla, racconta un pezzo importante della storia d’Italia.
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
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✏️ la quarta di copertina
Ricordi, immagini e aneddoti di chi ha vissuto in prima persona fatti della nostra storia recente e conosciuto alcuni dei suoi protagonisti.
Il percorso universitario, il ’68, la Rai, dall’inizio della televisione a colori alla vigilia dell’Editto bulgaro, le tre legislature in Parlamento tra Berlusconi, Prodi e Monti, sono i momenti essenziali.
Nitide fotografie della Rimini di Fellini, dei vitelloni, della Mille Miglia e di Zavoli. I ritratti della Firenze di La Pira. L’Università di Barile e della Scuola fiorentina. I lunghi anni passati in Rai, dopo Bernabei, con Grassi e Fabiani, De Luca e Agnes. Le tappe nei Consigli Rai scandite dai grandi intellettuali: Cheli, Pedullà, Firpo, Lipari, Roppo, Tecce, Volponi e Vacca. I grandi film di Olmi, dei fratelli Taviani, di Moretti. La nascita delle prime grandi serie tv: Il commissario Rocca, Montalbano, La meglio gioventù e la serialità a basso costo di Un posto al sole.
Le performance e i grandi ascolti con la Carrà, Fazio, Fiorello, Celentano e Benigni. L’informazione con Biagi, Santoro e Vespa. La satira in prima serata con Guzzanti, Dandini e Luttazzi.
L’ingresso nelle aule della politica. Gli incontri con i leader della sinistra e della destra e, tra loro, una giovanissima Meloni. E poi i leader stranieri: Kissinger, Tony Blair, incontri ufficiali ed epiche partite di tennis, antefatto di un amichevole incontro a Downing Street.
Oggi: il CIR-Rifugiati per l’accoglienza e l’integrazione degli ultimi.
Il Cinema, i progetti con Monica Guerritore e infine l’azionariato popolare con Interspac: progetto e utopia di economisti, grandi campioni, giornalisti, professionisti e persone dello spettacolo.