lunedì 2 ottobre 2023 | ore 18:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

Donne senza Stato

La figura della rifugiata tra politica e diritto
presentazione del libro di e con Giorgia Serughetti Ilaria Boiano
edito da Futura Editrice
modera Marcella Filippa, testimonianza di Chantal Saka
a cura di Fondazione Vera Nocentini
nell’ambito di Festival dell’Accoglienza

Il libro indaga la condizione delle “donne senza Stato” attraverso la teoria politica e il diritto internazionale, discipline che finora raramente hanno messo in discussione la profondità delle sfide che tale prospettiva pone alle tradizionali categorie giuridiche e politiche. 


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✏️ la quarta di copertina
La figura della donna privata della protezione del proprio Stato, in cerca di asilo in un altro paese, non è una novità del nostro tempo. Molte donne nel corso della storia hanno fatto esperienza dell’esilio, e grandi pensatrici del Novecento come Hannah Arendt, Simone Weil, María Zambrano, Ágnes Heller hanno scritto opere di speciale originalità e profondità sulla condizione degli sradicati e dei senza Stato. Caratteristica del presente è la dimensione massiva delle migrazioni forzate femminili, a cui il diritto dei rifugiati, a settant’anni dall’approvazione della Convenzione di Ginevra, ancora stenta a offrire risposte adeguate. La figura della rifugiata mette in crisi concetti consolidati, come quelli di Stato, nazione, cittadinanza, e rappresenta in sé una critica alle norme che sovraintendono all’accoglienza e protezione di chi chiede asilo. Il libro indaga quindi la condizione delle «donne senza Stato» attraverso gli strumenti della teoria politica e del diritto internazionale, discipline che fino ad oggi troppo poco si sono interrogate sulla profondità della sfida che questa prospettiva comporta per le categorie giuridiche e politiche tradizionali. Per restituire vitalità all’istituto della protezione internazionale, in una congiuntura connotata dal rafforzarsi di tendenze repressive e autoritarie, che avanzano norme discriminatorie nei confronti delle donne e mettono al bando la prospettiva di genere nella ricerca così come nella politica, appare imprescindibile ricentrare il discorso pubblico sull’asilo partendo dall’esperienza femminile e dalla consapevolezza che ne deriva: non esiste un paese «sicuro» per le donne.