lunedì 26 ottobre 2020 | ore 18:30online

Neoitaliani. Un manifesto

presentazione del libro di e con Beppe Severgnini
edito da Rizzoli

 

50 motivi per essere italiani
Scegli quali discutere oggi pomeriggio con Beppe Severgnini in diretta sulla pagina Facebook del Circolo dei lettori.
Scrivi il numero nei commenti durante la diretta!
  1. Perché quando tutti si aspettano che ci agitiamo, restiamo calmi

  2. Perché siamo fragili, quando pensiamo di esser forti, e viceversa

  3. Perché sappiamo esser seri, ma lo ammettiamo malvolentieri

  4. Perché siamo imprevedibili, se non diventiamo inaffidabili

  5. Perché siamo capaci di bei gesti. Sui buoni comportamenti, stiamo lavorando

  6. Perché nel mondo ti guardano, in Italia ti vedono

  7. Perché troviamo eroi insospettabili

  8. Perché impariamo, volenti o nolenti

  9.  Perché abbiamo visto quasi tutto, e il resto lo immaginiamo

  10.  Perché arriva il momento in cui spegniamo il risentimento

  11.  Perché siamo autocritici, se non diventiamo autolesionisti

  12.  Perché molti parlano, alcuni ascoltano, ma tutti capiscono

  13.  Perché ogni tanto facciamo cose imbarazzanti, ma lo sappiamo

  14.  Perché quando parliamo poco diciamo molto, e viceversa

  15.  Perché non siamo tutti poeti, ma riconosciamo la poesia

  16.  Perché molti di noi sono stati fortunati, e se ne rendono conto

  17.  Perché i nostri figli vedono il futuro, e ogni tanto ce lo spiegano

  18.  Perché ci divertiamo senza essere sbronzi

  19.  Perché vogliamo fare bella figura. Ma sappiamo farci anche una bella risata

  20.  Perché Milano è politica e sensuale

  21.  Perché Roma è una storia a sé

  22.  Perché il Nord e il Sud bisticciano come una vecchia coppia

  23.  Perché la Sardegna profuma di pazienza

  24.  Perché il vino è un’educazione sentimentale, e il caffè è un armistizio

  25.  Perché sappiamo d’istinto cos’è buono e genuino

  26.  Perché molti ci criticano, ma quasi tutti ci copiano

  27.  Perché chiediamo lo smart working, ma ci piace stare con gli altri

  28.  Perché conosciamo il confine tra gentilezza e molestia

  29.  Perché le piccole chiese sono meglio di certi difensori della fede

  30.  Perché siamo indulgenti con imbroglioni e incompetenti, ma li riconosciamo subito

  31.  Perché abbiamo la scuola pubblica, l’ultimo frullatore nazionale

  32.  Perché abbiamo gli asili e abbiamo avuto Maria Montessori

  33.  Perché abbiamo il servizio sanitario nazionale e i medici di famiglia

  34.  Perché i poliziotti non ci guardano male (ogni tanto, dovrebbero)

  35.  Perché sappiamo pensare con le mani e lavorare con i pensieri

  36.  Perché i campi non hanno mai l’aria annoiata

  37.  Perché lavorare stanca, ma non sappiamo farne a meno

  38.  Perché in ogni laboratorio del mondo ci sono un computer, una pianta verde e un italiano

  39.  Perché abbiamo vecchie case bisognose di amore e manutenzione

  40.  Perché le città vuote producono rumori interessanti

  41.  Perché vogliamo le consegne a domicilio e amiamo i negozi sotto casa

  42.  Perché nei ristoranti sorridono, anche quando viene il temporale

  43.  Perché nei parchi amiamo passeggiare, riposare, litigare

  44.  Perché abbiamo elevato il lamento a forma d’arte

  45.  Perché amiamo confondere chi ci giudica

  46.  Perché sappiamo che quei giudici, talvolta, hanno ragione

  47.  Perché è difficile sentirsi diversi, se di uguale non c’è nessuno

  48.  Perché ogni tanto ci cadono le braccia, ma poi le tiriamo su

  49.  Perché siamo quello che gli altri vorrebbero essere, e non osano

  50.  Perché sorridiamo, nonostante tutto

 

Chi sono i neoitaliani? Siamo tutti noi, che abbiamo attraversato la stranissima primavera del 2020 e ora affrontiamo un futuro incerto. «Ci vorrà tempo per capire come la pandemia, lo spavento e le difficoltà abbiano cambiato il nostro carattere. Ma un cambiamento è avvenuto».
Beppe Severgnini, che ha dedicato la carriera alla meticolosa osservazione dei connazionali, non ha dubbi: “Dalla bufera siamo usciti diversi. Peggiori o migliori? Direi: non siamo andati indietro. A modo nostro, siamo andati avanti. Siamo stati costretti a trovare dentro di noi – nelle nostre città, nelle nostre famiglie, nelle nostre teste, nel nostro cuore – risorse che non sapevamo di possedere”.
Neoitaliani ruota intorno a una sorta di manifesto: 50 motivi per essere Italiani. Un modo insolito e brillante per spiegare chi siamo, e capire chi potremmo essere.
Scrive Severgnini: «Il virus ci ha messo con le spalle al muro. La posizione in cui noi italiani diamo tradizionalmente il meglio». E aggiunge: «Abbiamo dimostrato di saper essere disciplinati, ma ci scoccia ammetterlo. Temiamo di rovinarci la reputazione».
Il suo racconto – divertente, commovente, stimolante – vi convincerà che i neoitaliani sono pronti a fare cose nuove. Non sappiamo quali e non sappiamo quante e non sappiamo quando. Sappiamo, però, che dipenderà da noi. Noi siamo italiani. Non sottovalutateci mai.