Vuoti di memoria
Il 27 gennaio tra istituzionalizzazione e consapevolezza
con Diego Guzzi, Anna Mastromarino e Luca Rolandi
in collaborazione con Polo del ‘900
nell’ambito di Io so cosa vuol dire non tornare. Condividere la memoria. Nel cammino di Primo Levi
Non tutto ciò che succede prende posto nella memoria collettiva, quello spazio mnemonico condiviso occupato da eventi del passato a cui è stato assegnato un significato a livello di progettualità sociale. Non basta rilevare e “recuperare” dallo scorrere del tempo un fatto (o un personaggio), è necessario che questa azione sia supportata da uno sguardo teso al futuro. Non tutti i ricordi “fanno memoria”. C’è una scelta sul se, cosa e come ricordare. A maggior ragione questo vale per quegli eventi che si impressionano nel dna dell’umanità intera. Ma quando e in che modo – e con quali conseguenze – essi vengono integrati dal singolo e dalla comunità? Soprattutto in quest’epoca digitale così ossessionata dalle immagini, cosa diventa memoria e cosa cade nell’oblio?
N (enne) è il magazine del Polo del ‘900
Radici profonde nella storia del XX secolo e osservatorio contemporaneo, il semestrale monografico e didattico nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale che il Polo del ‘900 conserva nei sui fondi bibliotecari e archivistici. Strumento di divulgazione rivolto a cittadini, studiosi, insegnanti e studenti, N-Enne presenta contributi diversi e promuove una pluralità di voci, con analisi e ricerche sui grandi temi della storia e del presente. Dopo i numeri dedicati ai “Muri di ieri e di oggi” e “La parità di genere”, il terzo numero è dedicato al tema “Vuoti di memoria. Che cosa preferiamo dimenticare”.