Esercizi di fiducia
Riscrivere il passato per difendersi dai ricordi
presentazione del libro di e con Susan Choi
edito da SUR
con Michela Marzano
nell’ambito di Desiderare il mondo. Linguaggi, corpi, icone
e Io amo leggere-Voci di donna con il contributo di Fondazione Cariplo
Esercizi di fiducia, National Book Award 2019, è una storia sui ricordi sfalsati, su quel meccanismo di difesa che ci porta a raccontarci un passato diverso da quello che effettivamente è stato, per difenderci dal dolore del vissuto, per nascondere ferite che comunque non andranno mai via. È la storia dell’amore fra due quindicenni, dei rapporti di potere tra studenti di una scuola di teatro e professori carismatici che usano in maniera subdola il loro potere, delle dinamiche malsane tra giovani donne e sedicenti intellettuali maschi. Diviso in tre parti, quanti i punti di vista dei protagonisti, racconta quell’imparzialità, a volte necessaria a volte ipocrita, dei ricordi, che nutre senza sosta l’attrito fra verità e finzione – nella letteratura, nella vita, nella memoria.
il libro:
Sono gli anni Ottanta; David e Sarah, quindicenni, frequentano un’accademia d’arte drammatica e si sono appena innamorati; come molte storie adolescenziali, la loro sarà breve, intensa, piena di passione e di incomprensioni, esposta alle interferenze dei coetanei e degli adulti, fra cui il carismatico professor Kingsley. A distanza di quindici anni, un’ex compagna di scuola ripercorre gli eventi di quei mesi da un altro punto di vista, rivelando che ciò che ci è stato raccontato è solo una versione imperfetta e parziale dei fatti. E ancora più avanti nel tempo, con un ulteriore ribaltamento di prospettiva, scopriremo (forse) la dolorosa verità. Un romanzo a più voci che racconta l’amicizia, il desiderio, la fragilità e le ossessioni degli adolescenti, le dinamiche di sesso, potere e consenso, il delicatissimo rapporto fra insegnanti e allievi e l’attrito fra verità e finzione in ogni forma di racconto, dal teatro alla letteratura; appassionante e sorprendente, ricco di sottigliezza psicologica e colpi di scena, è l’opera che ha definitivamente consacrato presso critica e pubblico un’autrice già finalista al premio Pulitzer.