Arrocco siciliano
Una storia agrodolce tra redenzione e vendetta
presentazione del libro di e con Costanza DiQuattro
edito da Baldini+Castoldi
con Gianni Dotta
a cura di Cento per Cento Lettori
È l’alba del Novecento, a Ibla, la farmacia Albanese di colpo rimane orfana di chi da anni la amministra con riserbo. Quando a succedergli arriva un giovane senza passato, accolto da un’ostilità che piano piano si scioglie, il paese prende a pulsare e la farmacia a rivivere.
✏️ la quarta di copertina
È l’alba del Novecento, a Ibla, lì dove la vita scorre fiacca sulla campagna stanca; lì dove si accalcano notabili tronfi, mogli tradite e poveri diavoli; lì dove la farmacia Albanese, per tutti «molto più di una chiesa», di colpo rimane orfana di colui che da tanti anni la amministra con riserbo monastico. Quando a succedergli accorre da Napoli un giovane senza passato, accolto da ostilità e diffidenza che piano piano si sciolgono in un cauto abbraccio, il paese prende a pulsare e la farmacia a rivivere. Ad Antonio Fusco, questo il suo nome, toccherà navigare tra rimorsi polverosi e sciatiche ostinatissime, menzogne sottopelle e vizi feroci, amicizie insperate e cicalecci di popolo; e mentre scongiura il passato e insieme ne resta imbrigliato, mentre si gioca tutto con una mano di carte o una mossa di scacchi, lui riscoprirà e farà riscoprire la vita a chi pure «si sente morire da un pezzo». Dopo “Donnafugata” e “Giuditta e il monsù”, Costanza DiQuattro firma un nuovo quadro a tinte calde e d’antan, in cui la storia di un uomo accarezza quella di tutti in un incontro agrodolce tra redenzione e vendetta.
👀 le prime file sono dedicate alla Carta Io leggo di Più