Carteggio 1794-1805
Lettere di un certo peso
presentazione del libro con le lettere di Johann Wolfgang Goethe e Friedrich Schiller
edito da Quodlibet
con i curatori Maurizio Pirro e Luca Zenobi
e con Federico Vercellone, Riccardo Morello ed Enrico Gilodi
Il carteggio tra Goethe e Schiller è la testimonianza più compiuta della nascita e dello sviluppo di un ideale in cui si incrociano grandi progetti letterari e riflessioni sulla natura del lavoro creativo e intellettuale, inteso come fondamento di una comunità e di un’intera nazione.
✏️ la quarta di copertina
Nell’immaginario collettivo sono assurti a personaggi tanto iconici da essere comparati a figure mitologiche: i dioscuri. Johann Wolfgang Goethe e Friedrich Schiller possono essere considerati i protagonisti, se non gli inventori, di un’intensa stagione culturale tedesca ed europea tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Il Classicismo di Weimar, costretto a misurarsi con le disastrose conseguenze della Rivoluzione francese, tenta di ricostruire su basi estetiche un’idea nuova di umanità. Il carteggio tra Goethe e Schiller, per la prima volta qui tradotto nella sua interezza, è la testimonianza più viva e compiuta della nascita e dello sviluppo di un ideale nel quale si incrociano grandi progetti letterari e riflessioni di amplissimo spettro sulla natura del lavoro creativo e intellettuale, inteso come fondamento di una comunità e di un’intera nazione. Tutt’altro che un disegno utopico, la rivoluzione estetica avvenuta tra il 1794 e il 1805 trova il suo fondamento in un concretissimo impegno quotidiano di riflessione e progettualità, in cui la letteratura, i suoi diversi generi, ma anche le altre arti sono al centro di un dialogo che si impone come uno tra i momenti più alti della storia della cultura europea.
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