Lavorare meno
Se otto ore vi sembran poche
presentazione del libro di e con Sandro Busso
edito da Edizioni Gruppo Abele
con Jacopo Rosatelli, modera Elena Ciccarello
Dall’automazione allo smartworking, una ricostruzione sul lavoro di oggi, sulle sue implicazioni individuali e collettive e sulle prospettive di sviluppo. Una riflessione sui cosiddetti lavori della gig economy e su come rischiano di trasformare il futuro di cittadini e cittadine.
✏️ la quarta di copertina
“Lavorare meno, lavorare tutti”, si diceva negli anni Settanta. L’occupazione e il lavoro sono, oggi come allora, ambiti cruciali dell’analisi del contemporaneo, e come cinquant’anni fa il lavoro è contesto di rivendicazione e lotta per diritti fondamentali. Per Sandro Busso è però necessario un cambio di paradigma: la piena occupazione della forza lavoro non è la strada maestra. Lavorare meno, certamente, ma non necessariamente tutti. Più urgente sarebbe lavorare “meglio”, purché in un sistema che consenta a tutti i cittadini e le cittadine l’accesso a un reddito dignitoso e universale. L’autore propone alcune idee per invertire la rotta: dalla riduzione dell’orario di lavoro alla lotta al precariato; ma anche salari dignitosi e una piena redistribuzione oltre l’occupazione. Dall’automazione allo smartworking, una ricostruzione puntuale sul lavoro contemporaneo, sulle sue implicazioni individuali e collettive e sulle prospettive di sviluppo. Una riflessione importante sui cosiddetti lavori della gig economy e su come rischiano di trasformare il futuro di cittadini e cittadine.
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
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