Il caso Colbert
Un giallo appassionante sul mondo sommerso accanto a noi
presentazione del libro di e con Carlo Lefebvre
edito da Neri Pozza
con Carlo Pavesio
a cura di Cento per Cento Lettori
Il commissario François Gerard conduce un’indagine che lo porterà da Parigi alla Transnistria, dalla Moldavia alla Nigeria alla Somalia, fino al ghetto di Venezia, per scoprire la vera causa della misteriosa morte del presidente di un’importante società di trading.
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
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✏️ la quarta di copertina
Carlo Lefebvre è uno scrittore che gioca con il presente servendosi del genere giallo. Lo fa con divertimento, con leggerezza, ma anche con il gusto di anticiparlo, quel presente, di usare l’intreccio e la trama per raccontarci la geografia e le contraddizioni di questa contemporaneità. Al centro di questa mappa c’è Léonard Colbert, presidente di una importante società di trading di tecnologie dell’informazione, che muore per collasso cardiaco in un garage della Défense, a Parigi. La strana scomparsa del suo testamento inizialmente porta il commissario François Gerard a considerarla una bega di famiglia e una vicenda di scalata societaria. Indaga sulla figlia di Colbert, Martine, bellissima trentaduenne amante dell’arte contemporanea, e sul figlio, Mathias. Poi su due soci di Colbert: Marcel Lacroix, suo grande amico, e Ignacio Ortiz, un messicano. Nulla riesce invece a sapere del terzo socio che si cela dietro una fiduciaria di Guernsey, Isole del Canale. Qualcuno non vuole che Gerard scopra la verità su quella fiduciaria, ma neanche su una morte che potrebbe non essere naturale, né su un banale incidente domestico che potrebbe non rivelarsi tale. Da questo momento l’intreccio del romanzo si infittisce; passando dalla Transnistria, in Moldavia, tocca la Nigeria e la Somalia con il traffico di armi e di rifiuti tecnologici. Entrano nella storia una misteriosa donna ebrea di Olomouc, Repubblica Ceca, con un passato difficile. Il capitano di un cargo affondato anni prima nel Golfo di Aden che ricompare all’improvviso a Odessa. Un killer che viene dall’Est, dalle molte facce, dai molti nomi, che parla molte lingue, che possiede un talento così eccezionale da uccidere in modo diverso cinque persone senza lasciare tracce. E che conosce i segreti del tocco della morte dei monaci shaolin. Ma è compito del lettore seguire il filo Segreto di questo romanzo. Fino al Ghetto di Venezia, luogo finale, simbolico, di una storia intensa e rocambolesca: talmente verosimile da turbare i nostri sonni.