I morticani
E se l’Alcesti fosse ambientata in Veneto?
presentazione del libro di e con Francesco Maino
edito da Edizioni Italo Svevo
con Mario Baudino, letture di Eleni Molos
in collaborazione con Premio Italo Calvino
Nel Veenetken, stato governato dall’Imperatore delle Costolette, i personaggi del dramma euripideo sono scaraventati nell’incubo grottesco di Alfonso Della Marca, avvocatino e scrittore d’occasione, che, in preda a una crisi maniacale, racconta la sua versione dei fatti.
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
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✏️ la quarta di copertina
Lettore-zero, qui saprai di Alfonso Della Marca, avvocatino e scrittore d’occasione, il quale, giunto all’acme d’una crisi maniacale, allettato a psichiatria, senza reticenze o timori snocciola al pubblico la sua personale Alcesti. In una terra dove ognuno vive secondo leggi proprie, si muovono quei morticani del titolo, infedeli dannati come le salme di certe tombe di Venezia sulle cui lapidi, a ben vedere, s’incideva il disegno d’un cane, cane d’un turco, turcomanno, turcazzo. «Maledetti i vostri antenati», dice il gergalismo. Morticani che gavé.