I volti della paura
Anatomia di un’emozione
presentazione del libro di e con Roberto Escobar
edito da il Mulino
con Alberto Sinigaglia
La paura è l’emozione più forte, e la più fraintesa. La temiamo come una nemica, ma non possiamo farne a meno. Anche attraverso esempi storici, letterari, del cinema e del quotidiano, il filosofo spiega come dalla sua complessità si possano trarre buone pratiche per stare al mondo.
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✏️ la quarta di copertina
La paura è l’emozione più forte, e la più fraintesa. Ci rifiutiamo di indagarne i segreti. La temiamo come una nemica, ma non possiamo farne a meno per stare al mondo. È un campanello d’allarme: segnala un pericolo e spinge a fuggirlo, ma poi a volte suggerisce di sospendere la fuga, di conoscere quello che temiamo per trasformare il pericolo in un rischio consapevole, da affrontare e superare. Ecco i due volti della paura. Il primo difende quanto già abbiamo e siamo, come quando teniamo chiuse le porte di casa. L’altro induce ad aprire quelle porte e a varcarne la soglia, alla scoperta di ciò che potremo essere e avere. Ma c’è anche una paura che diventa terrore o angoscia, che ci lascia in balìa del pericolo, incapaci di arricchire le nostre vite con la curiosità. Da qui provengono molte sofferenze e miserie morali, e l’odio per chi non è di casa.