martedì 8 ottobre 2024 | ore 19:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

Il male che non c’è

Sul male invisibile e sul bene possibile

presentazione del libro di e con Giulia Caminito
edito da Bompiani
con Simonetta Sciandivasci

Loris ha trent’anni e ha fatto della lettura il suo mestiere, ma il lavoro in casa editrice è precario, l’ansia di non essere all’altezza dell’età adulta lo divora: un protagonista che è espressione di una generazione che non ha subito guerre o privazioni materiali ma ha avuto in sorte la solitudine della rete e della precarietà. 

 

Nell’ambito di Come crisalidi, il filo di seta che racconta i 18 anni del Circolo dei lettori e dei suoi spazi, una palestra di libertà e immaginazione che mette al centro i libri e la letteratura, nel continuo appassionante esercizio di costruzione di una comunità culturale senza età.


📌 ingresso libero fino a esaurimento posti

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Capita, nella vita, che l’universo ci appaia diviso tra quelli che agiscono e non si fanno spaventare dal mondo e quelli come noi, abitati da un dolore nascosto sottopelle. Per Loris tutto ha avuto inizio nel tempo bambino, quando le estati erano piene di fascino come l’orto di nonno Tempesta, vicino alle rovine dell’antica Galeria. Quando era insieme al nonno, il bisogno eccessivo di leggere per scacciare le angosce scompariva e lui imparava cose meravigliose come costruire una voliera e allevare i colombi, fedelissimi e iridescenti. Ora Loris ha trent’anni, ha fatto della lettura il suo mestiere, vive in città e ha una fidanzata di soprannome Jo. Ma il lavoro in casa editrice è precario, l’ansia di non essere all’altezza dell’età adulta lo schiaccia, lo divora. Loris scivola dentro sé stesso, prima per difendersi, poi per auscultare i messaggi d’allarme che il suo corpo gli manda. C’è un male dentro di lui, un male capace di portarsi via ogni residuo di speranza. E mentre i medici, la fidanzata, i genitori appaiono sempre più lontani, a Loris rimangono solo due alleati: i social media, sollievo e nutrimento per i suoi fantasmi, e Catastrofe, la creatura mutaforme – gatta, lupa, amica, sposa – che gli sta vicino nei momenti più difficili. Ancora una volta Giulia Caminito sceglie la via del romanzo per raccontare sé stessa e la sua generazione, che non ha subito guerre o privazioni materiali ma ha avuto in sorte la solitudine della Rete e della precarietà. La sua scrittura essenziale si apre in questo libro a una sorprendente atmosfera onirica, facendo dell’ipocondria una memorabile protagonista – la seducente e beffarda Catastrofe – e mettendo in scena tra i palazzi urbani la selva oscura in cui tutte le nostre più dolorose esperienze si muovono.