Sul corpo del diavolo
Tra il potere e la salvezza
presentazione del libro Ovepossibile di e con Fernando Coratelli
con Dario De Cristofaro, Dario Disegni e Augusto Montaruli, letture di Valentina Duretto e Luigi Sefusatti
Felix Kersten, medico di Himmler, usa la sua posizione per liberare prigionieri politici e civili, riuscendo a salvare decine di migliaia di vite. La sua storia emerge tardi, ma resta un esempio di coraggio e intelligenza al servizio della giustizia.
a cura di Cooperativa Letteraria
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
👀 con la Carta Io leggo di Più puoi prenotare il tuo posto, nelle prime file: scrivi a info@circololettori.it o chiama 011 8904401
✏️ la quarta di copertina
Felix Kersten (1898-1960), medico finlandese di origine estone, ha in cura nella Berlino del Terzo Reich l’uomo più temuto della Germania Nazista, il capo dell’Ordine Nero Heinrich Himmler (1900-1945). Forzatamente reclutato dalle SS, dal 1939 al 1945, Kersten è stato accanto all’uomo più potente, dopo lo stesso Hitler, per tutta la durata della Seconda Guerra Mondial, a fianco di quel Ministro dell’Interno che ha messo in atto la difesa della razza ariana prima con il progetto Lebensborn e poi con la Endlösung der Judenfrage, la soluzione finale della questione ebraica. Nella sua posizione, di potere ma instabile, la sua intelligenza ed il suo coraggio gli consentirono sia di esercitare su Himmler un’enorme influenza, portandolo a liberare decine di migliaia di prigionieri politici e civili, sia di diventare involontariamente la prima spia alleata all’interno del quartier generale delle SS.
Sul corpo del diavolo non è solo un romanzo storico ma una vera spy-story che entra nei gangli del potere nazista e che svela al grande pubblico la storia di un eroe contemporaneo dimenticato. Fu solo a metà degli anni Cinquanta del Novecento che una commissione olandese scoprì le azioni messe in atto da Kersten; tante delle persone liberate scoprirono allora che dovevano la vita al medico. Nel 1960 Charles De Gaulle venne a conoscenza della liberazione di parecchie donne francesi grazie al suo intervento e decise di conferirgli la Legione d’Onore. Purtroppo, mentre andava a ritirare l’onorificenza che avrebbe potuto farlo uscire dall’oblio della Storia europea, il 16 aprile 1960 morì d’infarto.