HO LASCIATO CHE FOSSI

La maternità può significare gioia, ma anche sofferenza, può essere cercata, trovata, ma anche rifiutata. Si può essere madri senza figli e non essere madri pur avendone.
Ci si può chiedere se la maternità sia una questione di genere, se esista davvero una famiglia naturale, se nel futuro ci saranno altre domande da porsi, se dovrà essere ancora necessaria una battaglia per la difesa dell’aborto.

Solo liberando la maternità dal velo di edulcorazione di cui è coperta è possibile scoprirla.
A marzo e aprile proviamo a fare proprio questo attraverso una serie di incontri che abbiamo chiamato Ho lasciato che fossi, intendendolo come un atto di libertà che può essere rivolto sia verso se stessi sia verso un tu, quel tu che è la persona della vicinanza, della prossimità, della relazione intima. Di chi si può toccare.

Il rapporto tra madre e figlio può essere considerato il primo tu? Nasce da un solo corpo, un unico io, per poi scindersi in due che via via diventano (o tornano) individuo. E ogni passaggio di questo processo di determinazione dovrebbe nutrirsi di libertà.
Una libertà che riconosce il figlio altro da sé e alla donna di non essere soltanto madre. E questo è possibile quando le responsabilità della genitorialità vengono prima scelte (o non scelte) e poi condivise.

> 3/03 | Il Dio che hai scelto per me (HarperCollins) di Martina Pucciarelli info
> 6/03 | Donna si nasce (e qualche volta lo si diventa) (Mondadori) di Adriana Cavarero e Olivia Guaraldo info
> 10/3 | Potevi pensarci prima (Rizzoli) di Gilda Sportiello info
> 18/03 | La figlia di lui (Feltrinelli) di Chiara Marchelli info
> 31/03 | Donne che curano le donne (Carocci) di Sandra Morano info

Ad aprile la riflessione continua insieme a figure della cultura che danno voce al progetto Mia madre ride. Il rapporto tra l’artista e la madre. Un’indagine in forma di dialogo a cura di Valeria Cecilia:

> 1/04 | Mia madre ride, Chantal Akerman con Giulia Magno
> 2/04 | Ri-scrivere la madre con Domenico Starnone 
> 8/04 | Raccontare la madre: cambiare o conservare la realtà? con Sara Garagnani e Giulia Corsalini 
> 14/04 | Troppa, poca madre con Antonio Franchini e Maria Grazia Calandrone

 


📌 tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti

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