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martedì 11 giugno 2024 | ore 18:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

Attaccare la terra e il sole

Sulla guerra coloniale francese in Algeria

presentazione del libro di e con Mathieu Belezi
edito da Feltrinelli Gramma
con Domenico Quirico

Questo libro nomina la guerra (nello specifico, quella che rese stabile la presenza di militari e coloni francesi in Algeria, le cui ferite ancora sanguinano nella storia recente d’Europa) e la violenza, restituendone la loro spietata capacità di penetrare nei corpi e nella mente, di diventare carne e sostanza psichica degli esseri umani.


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✏️ la quarta di copertinaAl suo apparire in Francia, Attaccare la terra e il sole ha subito suscitato stupore e ammirazione nella società letteraria francese. Dopo Céline e Faulkner, uno scrittore dalla vita appartata, lontana dagli splendori della capitale, nominava la guerra e la violenza nella loro nuda verità, restituendone non soltanto l’insensatezza e la follia, ma la loro spietata capacità di penetrare nei corpi e nella mente, di diventare carne e sostanza psichica degli esseri umani.
Il libro narra della guerra coloniale che, intorno alla metà dell’Ottocento, rese stabile la presenza di militari e coloni francesi in Algeria. Una guerra di dominio, dunque, come lo è ogni guerra, ma le cui ferite continuano a sanguinare nella storia recente dell’Europa.
Mathieu Belezi lascia scorrere come un fiume in piena la sua prosa attraverso le voci dei due protagonisti: Séraphine, che con marito e figli parte da Marsiglia per raggiungere una colonia agricola, e un soldato totalmente asservito alla violenza e alla crudeltà del suo capitano. In quelle “terre di barbarie”, fatte di sassi, sole cocente e freddo tagliente, in cui il colera divora le vite, i sette ettari “regalati dalla Francia” sembrano tutt’altro che la fortuna e la felicità promesse. Eppure, Séraphine e i suoi non cessano un solo istante di “combattere contro il sole, contro la terra ostile” e contro gli arabi che aspettano solo il momento propizio per farli a pezzi.
Bretoni, alsaziani e marsigliesi, i soldati, buoni cattolici in patria, con le pupille dilatate, le narici palpitanti, i denti come zanne pronte a mordere con rabbia più cristiana del solito, assaltano i fondouk infilzando con le baionette chiunque capiti a tiro. La missione civilizzatrice scompare davanti all’orrore e alla ferocia, ma i soldati non esitano poiché, come ripete il capitano, non sono angeli. E a coloro che non sono angeli la guerra trafigge il cuore.
Opera attraversata da una tragica bellezza, Attaccare la terra e il sole colpisce per la musicalità della sua impeccabile scrittura che ipnotizza il lettore sin dalle prime pagine.