Conversazione su Milan Kundera
Valzer, oblio, riso, leggerezza, addio e altre cose (kunderiane)
con Teresa Cremisi e Chiara Valerio
letture di Gianluca Ferrato
«La morte è terribile non perché perdiamo l’avvenire, ma perché perdiamo il nostro passato», disse in un’intervista a “Tuttolibri” Milan Kundera. A pochi mesi dalla morte, siamo certi che il suo passato, costellato di romanzi che hanno cambiato la letteratura del Novecento, resterà ben saldo nella memoria di tutti. Forse perché ci ha lasciato non certezze ma domande – a Philip Roth disse: «il romanziere insegna alla gente a cogliere il mondo come una domanda» – e personaggi così malinconicamente umani e simili a tutti noi. A ricordarlo, la scrittrice Chiara Valerio, responsabile della narrativa italiana per Marsilio, e Teresa Cremisi, presidente di Adelphi, l’editore italiano di Kundera.
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Foto: Elisa Cabot, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons