Da “La donna della domenica” a “L’uomo del lunedì”, 50 anni dopo
con Dario Gallina, Presidente Camera di Commercio Torino, Giorgio Marsiaj, Presidente Unione Industriali, Piero Bianucci, giornalista e Mauro Zangola, economista, modera Gian Piero Amandola
a partire da L’uomo del lunedì (Porto Seguro) di Gian Piero Amandola
Due gialli che parlano di Torino, un’occasione per ragionare sui cambiamenti della città
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
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Foto di Maël BALLAND su Unsplash
✏️ la quarta di copertina
A cinquant’anni da La donna della Domenica arriva in libreria L’uomo del Lunedì di Gian Piero Amandola. Un omaggio ai grandi Fruttero & Lucentini, ma anche una sfida letteraria disputata fra giallistica e humour. Ce n’è per tutti in questo giallo che più torinese non si può, dai Savoia agli Agnelli, fino ai personaggi dell’economia strana che s’è impadronita della città dopo la Fiat. Fra turismo, puttane e spaccio, immigrazione tra sfruttamento e racket, tecnologia e finanza. Come ne “La donna della Domenica”, un omicidio sulla collina torinese. Sei colpi di pistola che aprono uno squarcio nella testa del rentier Alberto Ellano, ma anche nei nuovi e vecchi vizi, amori clandestini e odi di quelli della collina. Sempre meno privilegiati, sempre più preda dalla delinquenza della città. Una morte forse da nuova delinquenza torinese, molto diversa da quella di 50 anni fa. Una morte che sembra un sacrificio (ma in questo giallo tante cose sembrano e poi non sono) sull’altare di un business d’avanguardia finanziaria fra bitcoin e cryptovalute. O forse è un delitto di primordiale gelosia. O addirittura una delle follie senili della decadenza delle antiche ville collinari abitate da uomini ormai divorati dalle rughe e dai rancori. In tragicomico marasma. Possono essere tutti assassini, quelli della collina, qualcuno è convinto di esserlo. Magari è un’uccisione come ai tempi delle sfide fra i nobili feudatari dei Savoia che si spartivano la collina.