Home » Programma » Di pietre, di sabbia, di erba, di carta
lunedì 3 giugno 2024 | ore 18:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

Di pietre, di sabbia, di erba, di carta

Un antropologo sul campo

presentazione del libro di e con Marco Aime
edito da Bollati Boringhieri
con Adriano Favole

Partendo da ricerche sul campo condotte in luoghi più o meno lontani (dal Pakistan e il Benin a Lampedusa o le Alpi occidentali), il libro propone una riflessione sull’esperienza antropologica, che consiste innanzitutto nel costruire relazioni con le persone del luogo e nel tentare di ricostruire eventi culturali e narrazioni diverse.


📌 ingresso libero fino a esaurimento posti

👀 con la Carta Io leggo di Più puoi prenotare il tuo posto, nelle prime file: scrivi a info@circololettori.it o chiama 011 8904401


✏️ la quarta di copertina
Partendo da diverse ricerche sul campo, condotte tanto in luoghi lontani (Pakistan, Benin, Mali, Timbuctù, Sahel) quanto in ambienti più “nostrani” (Alpi occidentali, Valsusa e Lampedusa), il libro propone una riflessione sull’esperienza antropologica, che consiste innanzitutto nel costruire relazioni con le persone del luogo e nel tentare di ricostruire eventi culturali e narrazioni diverse. L’antropologo cerca così di essere a casa fuori di casa, familiarizzando con processi culturali a lui estranei. Da questo saggio si scopre che la ricerca è fatta di tentativi, di gaffe, di momenti entusiasmanti e di giorni noiosi, ma, al di là dello sforzo di comprensione, l’esperienza antropologica consente di dare vita a relazioni con persone nuove e di fare nascere amicizie destinate a durare nel tempo. Pur confrontandosi con i grandi del passato (da Malinowski ad Amselle) e con i suoi interlocutori del presente (Augé e Remotti, ad esempio), il libro non ha pretese di rappresentare un modello di ricerca, ma piuttosto di riportare la lunga esperienza dell’autore all’interno di una disciplina, che a volte – a dispetto del nome – si perde in tecnicismi e astrazioni, scordandosi del fattore umano. Allo stesso tempo i racconti dal campo fungono da spunti per riflettere sul ruolo dell’antropologia stessa nella società contemporanea.