lunedì 5 maggio 2025 | ore 18:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

Galassia Pianoforte

Nascita ed evoluzione del più incredibile marchingegno musicale

presentazione del libro il Saggiatore di e con Enzo Beacco

con Andrea Lanza, Enzo Restagno e Gloria Campaner

Nel 1700 a.C. Bartolomeo Cristofori realizza il primo «gravicembalo col piano e col forte». Nessuno può ancora immaginare che quel prototipo rappresenta lo stadio embrionale di una rivoluzione che scuoterà il mondo della musica dando origine allo strumento più iconico di sempre.


📌 ingresso libero fino a esaurimento posti

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✏️ la quarta di copertina

A.D. 1700. Bartolomeo Cristofori realizza il primo «gravicembalo col piano e col forte» nella sua bottega fiorentina. Nessuno può ancora immaginare che quel prototipo rappresenta lo stadio embrionale di una rivoluzione che scuoterà alle fondamenta il mondo della musica, dando origine allo strumento più iconico (e amato) di sempre. In Galassia Pianoforte Enzo Beacco ci racconta di questo incredibile marchingegno musicale e dei tanti compositori, interpreti e costruttori che ne hanno scritto la storia.

Un cammino lungo più di tre secoli, popolato da personaggi pionieristici e affascinanti come Domenico Scarlatti e J.S. Bach, innovatori esaltanti quali Ludwig van Beethoven, Robert Schumann e Scott Joplin, e superbi interpreti del calibro di Martha Argerich, Maurizio Pollini e Lang Lang; senza dimenticare quel microcosmo – spesso sconosciuto – di artigiani, mercanti e accordatori che rappresentano i custodi silenziosi di un’arte immortale e in perenne trasformazione. Dai bagliori dei teatri all’intimità del suono riprodotto in cuffia, dall’austerità delle sale da concerto allo scintillio del cinema, le sonorità del pianoforte hanno permeato quelle dell’intero pianeta, in un costante arricchimento di repertorio e di innovazione tecnica.

Galassia Pianoforte ci permette di orientarci in questo universo sconfinato formato da stelle fisse, astri nascenti e supernove, descrivendo i molti modi in cui questo strumento ha accompagnato – e talvolta dettato – i mutamenti di società e popoli, le mode e i gusti, come poche altre invenzioni hanno fatto prima. Un’opera fondamentale, che ci ricorda come la musica non sia una cosa astratta e impalpabile, ma l’incontro stupefacente e inimitabile di polpastrelli e avorio, muscoli e legno, orecchie e diodi; di tutto ciò che accade quando ci si siede in silenzio davanti a 88 tasti bianchi e neri.