Il caso Karmàl
Molto più di un giallo
presentazione del libro di e con Maurizio Maggi
edito da Bollati Boringhieri
con Antonella Parigi ed Enrico Pandiani
nell’ambito di Il Maggio dei libri
Questa è la storia di una ragazza uccisa e del poliziotto che indaga in un Afghanistan con le truppe straniere in partenza e i Talebani già sull’uscio, ma soprattutto di un popolo sconvolto da una guerra infinita, fatta di bombe, sopraffazioni e crimini dai moventi oscuri e nessun colpevole.
✏️ la quarta di copertina
Base Snow, Afghanistan. Nel più isolato e vulnerabile in Afghanistan viene ritrovato il corpo di Nadia Afghanistan, giovane degli avamposti addetta al lavoro nelle cucine. Incaricato dell’indagine è Alì Zayd, poliziotto e mediocre portaborse di un politico locale. Coinvolto in una rete di piccola corruzione e costretto a ubbidire a superiori ai quali non interessa trovare l’assassino della donna, ma sfruttare l’occasione per costruire una spregiudicata operazione politica, Alì segue i pochi indizi di cui dispone, nella Kabul dei quartieri degradati e dei locali alla moda della nuova borghesia, nei bar eleganti di Herat e nelle tante basi della Coalizione, nei villaggi desertici del Sud o fra le montagne del Wakhan. Dapprima procede controvoglia, poi con curiosità, infine con passione, perché scopre che Nadia era una donna piena di risorse e perché l’inchiesta porta alla luce un Afghanistan democratico che la sua generazione ha rimosso ma non rinnegato. A un passo dalla verità, dovrà fare una scelta: certe indagini non finiscono se non hai capito chi era la vittima.
Costruito attorno a due protagonisti – un uomo ferito, costretto a confrontarsi con la vergogna crescente di un’esistenza opaca vissuta nell’ombra, e una ragazza che brilla anche da morta, crescendo pagina dopo pagina e illuminando i tasselli dell’indagine – Il caso Karmàl ci parla con forza della corruzione politica e della condizione femminile di un paese in cui migliaia di uomini combattono per tener fede alla retorica nazionalistica dell’Afghanistan «tomba degli imperi», e migliaia di donne resistono in silenzio, sognando un paese che a tutto assomigli, meno che a una tomba.
Il caso Karmàl non è solo un «giallo». Ci racconta sì di una ragazza uccisa e del poliziotto che ne cerca l’assassino – ricostruendo moventi e dinamiche criminali in un Afghanistan con le truppe straniere in partenza e i nuovi padroni Talebani già sull’uscio – ma ci parla soprattutto di una vittima più silenziosa e universale: un paese e un popolo sconvolti da una guerra infinita, fatta di bombe e sopraffazioni, di povertà e di droga, di crimini i cui moventi non sono chiari e per cui nessuno cercherà i colpevoli.
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