Il suono di Torino

Set acustico di lettura e interpretazione

a partire dal libro Miraggi
di e con Domenico Mungo e con Francesco & Massimiliano di Due Libri
introduce Mario Greco
sonorizzazione a cura di Nino Azzarà
a cura di Cooperativa Letteraria
in collaborazione con Due Libri, Narrazioni Urbane, Libreria Internazionale Luxemburg e Miraggi Edizioni

Il suono di Torino non è soltanto musica. Lo insegna la sua stessa scena culturale, intrisa di antagonismo, resistenza e poesia, in un fil rouge che parte dai Cantacronache degli anni ’60, passando per la fondamentale, non solo per la città, scena punk hardcore degli anni ’90, arrivando infine ad oggi.
«Crescer nella noia senza un futuro in cui sperare/In un città dove non succede mai niente» cantavano i Rough quarant’anni fa.
«Cosa offre ‘sta città? I grandi eventi, gli ATP/La gente bene, i posti fighi, le cene, gli aperitivi» canta oggigiorno Willie Peyote.
Non è cambiato molto.
C’è da chiedersi, allora, in quale stato riversi questa scena oggi, in una città spaccata in due, tra eventi mondani e mondiali e una chiara crisi esistenziale, tra nomi che ormai sono noti sui palchi nazionali e realtà nascoste, nei locali intimi e nei piccoli club, ad urlare e suonare per farsi sentire a chi invece fa finta di niente.
Francesco e Massimiliano di Due Libri, webzine culturale di musica e cinema, si pongono questa domanda. Lo fanno in una conversazione con Domenico Mungo, autore, saggista, giornalista, critico musicale e performer, insieme al suo progetto Black Mungo, progetto di narrazione sonora che ripercorre Il suono di Torino (Miraggi) – e di chi lo ha ispirato –  attraverso un set acustico di lettura e interpretazione.

📌 ingresso libero fino a esaurimento posti

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