Il tempo e l’acqua
Perché restiamo immobili, o quasi, da quello che il cambiamento climatico sta facendo all’ambiente, e quindi a noi?
presentazione del libro di e con Andri S. Magnason
edito da Iperborea
con Giuseppe Civati
Perché restiamo immobili, o quasi, da quello che il cambiamento climatico sta facendo all’ambiente, e quindi a noi? Forse perché quei (pochi) decenni che mancano allo stravolgimento finale ci sembrano più lontani di quanto in realtà non siano? Magari gli appelli allarmati degli scienziati non riescono a toccarci cognitivamente ed emotivamente fino a interiorizzarne il vero significato. Andri Snær Magnason, narratore che alla scienza e all’attivismo ambientale ha dedicato la vita, intrecciando storie di famiglia, conversazioni future tra figlie e pronipoti, interviste al Dalai Lama, incursioni nella poesia e in nessi inaspettati, “racconta” i dati scientifici, li immerge nel patrimonio culturale comune per investirli di senso e aiutarci a diventare più consapevoli.
il libro:
L’Okjökull, un ghiacciaio che da tempi immemorabili si ergeva su quasi venti chilometri quadrati di suolo islandese, oggi è una misera striscia di ghiaccio inerte, e nei prossimi duecento anni potrebbero essere dichiarati morti anche tutti gli altri ghiacciai dell’isola. Ma prima di allora, sulla Terra intera, i nostri figli e nipoti vivranno già in un ambiente molto diverso da quello di innumerevoli generazioni del passato: l’aumento delle temperature e del livello dei mari e lo stravolgimento chimico delle loro acque provocati dalle attività umane avranno distrutto ecosistemi millenari, potenziato uragani e inondazioni, eroso terre abitabili e coltivabili e costretto a migrazioni di massa le specie viventi, compresa la nostra. E allora perché restiamo immobili, o quasi? Forse perché quei cento o duecento anni non li sentiamo così vicini, e perché gli appelli allarmati degli scienziati sul «riscaldamento globale» o sulla «acidificazione degli oceani» non riescono a toccarci cognitivamente ed emotivamente: resteranno rumore bianco finché il passato collettivo, i miti, la fantasia non consegneranno loro un’anima, consentendoci di interiorizzarne un’immagine e un significato. È questo il compito che si è dato Andri Snær Magnason, un narratore che alla scienza e all’attivismo ambientale ha dedicato la vita. Intrecciando storie di famiglia, conversazioni future tra figlie e pronipoti, interviste al dalai-lama, incursioni nella poesia scaldica e in quella romantica, scoperte di nessi inaspettati, come quello tra Auðhumla e Kamadhenu, mucche ancestrali di mitologie tra loro lontane, Il tempo e l’acqua «racconta» i dati scientifici, li immerge nel patrimonio culturale comune per investirli di senso, e aiutarci a fare un piccolo passo più in là.