#INSIDE: dentro le mostre

La mostra The Heart of the Matter di Carrie Mae Weems, aperta al pubblico a Gallerie d’Italia – Torino fino al 7 settembre 2025, è affiancata da alcuni appuntamenti in programma a Palazzo Turinetti di Pertengo. Gli incontri si sviluppano attorno alla riflessione su identità e rappresentazione, su come siano strettamente collegate ma non sempre coincidenti. E su come la narrazione da sé verso l’esterno e dall’esterno verso di sé abbia un ruolo fondamentale nella definizione di un futuro più equo e inclusivo.

mercoledì 7 maggio h 18.30
Parole, immagini, potere
Attorno alle parole che ci abitano
con Espérance Hakuzwimana e Nogaye Ndiaye, modera Hanane Makhloufi
a cura di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Circolo dei lettori e Gallerie d’Italia – Torino
Un confronto sul linguaggio, le sue implicazioni e il suo potere di generare immaginari, tracciare confini, aprire possibilità. Su come le parole contribuiscono a costruire rappresentazioni e visioni del mondo, influenzando il modo in cui ci riconosciamo, abitiamo il presente e immaginiamo futuri nuovi.
ingresso libero con prenotazione consigliata qui

mercoledì 21 maggio h 18.30
Il corpo e la scrittura
Narrare se stesse, riscrivere il mondo
con Jennifer Guerra e Karima 2G
a cura di Fondazione Circolo dei lettori e Gallerie d’Italia – Torino
Un dialogo su corpo e scrittura come spazi di resistenza, identità e rappresentazione dei corpi femminili e razzializzati. Perché proprio la parola detta e scritta che passa attraverso la conoscenza di sé e degli altri può avere un impatto significativo nel dare forma a un presente e un futuro inclusivo e di benessere.
ingresso libero con prenotazione consigliata qui (a partire da mercoledì 7 maggio)

giovedì 29 maggio h 18
Rileggere la storia italiana
Afrodiscendenze e memoria

con Daphne Di Cinto e Justin Randolph Thompson, modera Valentino Agunu
a cura di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Circolo dei lettori e Gallerie d’Italia – Torino
La storia italiana è attraversata da presenze afrodiscendenti che spesso restano invisibili. Una riflessione sulle storie rimosse per restituire dignità e visibilità a chi ha contribuito a costruire l’Italia di ieri e di oggi. Intrecciando memoria, arti visive e narrazione si può ripensare l’identità collettiva e una rappresentazione storica più giusta e plurale.
ingresso libero con prenotazione consigliataqui (a partire da giovedì 15 maggio)

mercoledì 4 giugno h 18
Glossario afrodiscendente
Nuovi paradigmi e prove tecniche d’appartenenza
con Igiaba Scego e Saba Anglana
a cura di Fondazione Circolo dei lettori e Gallerie d’Italia – Torino
Quando vivi in Italia e le tue origini hanno danzato fin dalla nascita con l’Africa, ti accorgi presto che ti arriva in eredità, quasi da subito, tutto un vocabolario di termini da rifondare. Parole comuni, come “casa”, “lingua”, “documento”, “arte”, che si arricchiscono di significati ulteriori, fino a mutare il proprio valore, mettendolo in relazione con quella matrice geografica “ingombrante” che, come un muscolo cardiaco che batte da solo, non smette mai di farsi sentire. Igiaba Scego e Saba Anglana pescheranno per immagini dalla loro esperienza di autrici una serie di voci per iniziare a comporre un vero e proprio glossario afrodiscendente, ragionando così sul lessico commosso di una realtà culturale che non si può più ignorare nel nostro paese. La casa a cui finalmente appartenere è un nuovo linguaggio da abitare.

mercoledì 11 giugno h 18
L’arte come cura
Memoria, trauma e trasformazione

con Valerie Tameu e Wissal Houbabi, modera Simão Amista
a cura di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Circolo dei lettori e Gallerie d’Italia – Torino
Che ruolo può avere l’arte nei processi di cura e di guarigione dai traumi coloniali e razziali? Un dialogo sull’arte come pratica riparativa, capace di aprire nuovi immaginari, rendere visibile l’invisibile e attivare processi di trasformazione sociale. Un incontro che si interroga sul potere del linguaggio artistico e performativo per rielaborare la memoria, ricucirne le ferite, riattivarne i sensi nascosti, restituirle voce.

 


Carrie Mae Weems, Road Sign, 1991–92; from Leave Now! Credit: © Carrie Mae Weems and reproduced courtesy of the artist and Gladstone Gallery, New York, Fraenkel Gallery, San Francisco, and Galerie Barbara Thumm, Berlin. (particolare)