Le utopie
a partire dal Il fiore delle illusioni (Feltrinelli) di e con Giuseppe Catozzella
e con Fabio Geda
moderano Aurora Farina Perseu e Valentina Nardi
in collaborazione con Viola Branco e Isabella Curcio
in collaborazione con Parole in tazza grande, progetto di avvicinamento alla lettura a cura della Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e della Fondazione ECM
Francesco cresce nella periferia di Milano, figlio di meridionali e con il sogno di scrivere. Ne è convinto per dieci mesi l’anno, finché non torna d’estate in Basilicata: lì, dove la vita sembra più autentica, ritrova il cugino in compagnia del quale le costrizioni della città si trasformano in libertà.
Generazioni in dialogo // Nell’ambito di Come crisalidi, il filo di seta che racconta i 18 anni del Circolo dei lettori e dei suoi spazi, una palestra di libertà e immaginazione che mette al centro i libri e la letteratura, nel continuo appassionante esercizio di costruzione di una comunità culturale senza età.
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
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È possibile inseguire il proprio sogno senza perdere la parte più autentica di sé stessi? Sfuggire a un destino già scritto senza che questo finisca per bruciarci?Francesco cresce nella periferia di Milano, figlio di meridionali e con il sogno di scrivere: un ragazzo ai margini di un paese ai margini. O almeno questa è la sua sensazione per dieci mesi l’anno, finché non arriva l’estate e lui torna con i genitori in Basilicata, dove la vita sembra più autentica. Lì le costrizioni della città si trasformano in libertà: ci sono i nonni – nonna Luisa, la rimediante del paese –, i campi, e soprattutto c’è Luciano, il cugino con cui mungere vacche, pascolare pecore, lavorare la terra e sfrecciare sulla Vespa rossa truccata. È con lui che Francesco impara a fumare, a guidare la macchina, ad ascoltare il proprio corpo. Eppure Luciano considera sbagliato emigrare, come ha fatto il padre di Francesco: per lui contano solo la fedeltà alle origini e la solitudine della campagna.
E se al Sud c’è la libertà, la vita che esiste e basta, Francesco al Nord si imbatte in un duplice omicidio di mafia, vede morire dei passanti innocenti. Ma il Nord è anche il luogo in cui scopre l’amore, dove fa i conti con un padre per il quale i sogni non sono che illusioni, dove incontra un professore-poeta che cambia il suo modo di guardare sé stesso e gli altri. Il luogo dove inizia a credere di poter davvero realizzare il suo sogno, che è la chiave, forse, con cui ricomporre la frattura dei due mondi che si porta dentro.
Con la sua voce inconfondibile Giuseppe Catozzella ci narra un appassionante romanzo di formazione che è al contempo lucido romanzo sociale. Il fiore delle illusioni è la storia del rapporto fra due cugini, fra due Italie, ma anche della resa dei conti con la parabola del sogno, con quella di un Paese: la promessa nella generazione dei nonni, la piena realizzazione materiale in quella dei padri, e quanto ora rimane ai figli. E la scoperta, dopo tutto, che vivere a metà non è vivere.
Avevo l’illusione che niente si muovesse, che tutto sarebbe sempre tornato uguale all’infinito. Niente, mai, ci avrebbe ferito: le piante, la terra, le vacche, le capre, i cani, generando discendenza e morendo, avrebbero lasciato noi intatti. Noi salvi, per sempre.