Memorie della piantagione
Episodi di razzismo quotidiano
presentazione del libro di e con Grada Kilomba
edito da Capovolte
con Johanne Affricot, Spazio Griot e Ghebremariam Tesfaù, cotraduttrice del libro
interventi di Ilaria Leccardi Capovolte, Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice Castello di Rivoli e Marcella Beccaria, capo curatrice Castello di Rivoli
a cura di Spazio Griot
in collaborazione con Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Capovolte Edizioni
in occasione della mostra Espressioni. L’Epilogo (Castello di Rivoli 24/01-01/05/2022)
Nata nel 1968 a Lisbona, in Portogallo, Grada Kilomba è un’artista interdisciplinare. Il suo lavoro si concentra sulla memoria, il trauma, il genere e la decolonizzazione della conoscenza. “Chi può parlare?”, “Di che cosa possiamo parlare?” e “Cosa succede quando parliamo?”, sono le tre domande costanti nei suoi lavori, che creano uno spazio ibrido tra l’accademia e i linguaggi artistici e utilizzano lo storytelling come elemento centrale per condurre le pratiche decoloniali.
Per la casa editrice tedesca Unrast Verlag, Grada Kilomba ha pubblicato nel 2008 il libro Plantation Memories. Episodes of Everyday Racism, una raccolta di episodi di razzismo quotidiano, scritti in forma di piccole storie psicoanalitiche. Libro già tradotto in diverse lingue e che ora arriva in Italia grazie a Capovolte, nella collana Intersezioni, con il titoloMemorie della piantagione. Episodi di razzismo quotidiano.
Nota per l’uso sovversivo e non convenzionale delle pratiche artistiche, Grada Kilomba dà corpo, voce e immagini ai suoi stessi testi. E lo fa utilizzando diversi canali: performance, letture teatrali, video, fotografia, pubblicazioni e installazioni.
credits foto: Ute Langkafel
📌ingresso libero fino a esaurimento posti
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