giovedì 8 giugno 2023 | ore 18:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

Messi

TERZO TEMPO #4
Leggende, luoghi e persone di sport
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Chi è davvero Lionel Messi?

presentazione del libro di e con Fabrizio Gabrielli
edito da 66thand2nd
con Giovanni Tosco

Nessuno sa davvero chi è Lionel Messi. Ha sempre giocato a calcio, è spesso stato il calcio. Ossessionato dalla vittoria, dal costante miglioramento, eppure imbrigliato in un’eterna ricerca della sua identità. Questa avvincente biografia racconta ascese, cadute e risalite di un calciatore che prima ha fagocitato storia e mistica del Barcellona, poi ha abbracciato lo sfarzo del Psg, lasciandosi per sempre alle spalle la retorica posticcia della «pulce». E ora?

✏️ la quarta di copertina
Tutti sanno chi è Lionel Messi: è il calciatore che ha vinto più volte nella storia il Pallone d’Oro. All’interno della squadra più identitaria d’Europa e del calcio moderno, il Barcellona, è cresciuto fino a diventare il protagonista principe di un’epoca irripetibile. Ha frantumato record su record, ha collezionato trionfi, ma non sempre è stato felice. Ha lasciato la sua patria, l’Argentina, e la sua patria non l’ha mai perdonato del tutto.
Nessuno sa davvero chi è Lionel Messi. Ha sempre giocato a calcio, è spesso stato il calcio. Ossessionato dalla vittoria, dal costante miglioramento, eppure imbrigliato in un’eterna – e interminabile – ricerca della sua identità. «Messi è Maradona tutti i giorni» è stato detto con un’espressione memorabile, e potremmo aggiungere: «Messi porta il peso di dover essere Maradona tutti i giorni».
In questa avvincente biografia Fabrizio Gabrielli racconta ascese, cadute e risalite di un calciatore che è riuscito a fagocitare la storia e la mistica di un club, quel Barcellona che si definisce «più di un club», diventando lui stesso il club.
E quando l’amore – che sembrava non poter finire mai – è finito, Messi ha saputo chiudere un’èra, e aprirne una nuova, abbracciando lo sfarzo del Psg, lasciandosi per sempre alle spalle la retorica posticcia della «pulce», dell’eterno bambino gioioso. Passati i trentacinque anni guarda ora a quello che sarà molto probabilmente il suo ultimo Mondiale, a quel Qatar che gli potrebbe dare il titolo che gli manca, il più ambito.

 


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