Ritratto dell’artista da piccolo
Undici infanzie di scrittrici e scrittori
presentazione del libro di e con Marta Barone
edito da Utet
con Mattia de Bernardis
Cosa c’è stato, degli scrittori e delle scrittrici, prima? Prima dei libri che hanno scritto, di scoprirsi autori, di saper scrivere? Sfilano paesaggi, lingue e città, in undici ritratti che non sono biografie né saggi critici, ma album di ricordi, racconti d’atmosfera, in equilibrio tra vita e arte, infanzia e maturità.
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
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foto di Delia Simonetti
✏️ la quarta di copertina
La mela cotta nel tubo della stufa che aspetta il risveglio del piccolo Walter Benjamin, Marguerite de Crayencour (non ancora anagrammata in Yourcenar) vestita da santa Elisabetta d’Ungheria e fotografata tra le pecore, Eudora Welty e i fratelli caricati sulla Oakland a cinque posti come in una coloratissima tavola di Norman Rockwell, Virginia (che sposerà Leonard Woolf) e la sorella Vanessa sotto il tavolo a chiedersi se i gatti neri abbiano o non abbiano la coda. Cosa c’è stato, degli scrittori e delle scrittrici, prima? Prima dei libri che hanno scritto, prima di
scoprirsi autori, prima ancora di saper scrivere? In un percorso non banale nella letteratura dell’ultimo secolo sfilano davanti a noi paesaggi, città, genti, lingue le più diverse: dalla Libia in cui visse qualche anno la piccola Anna Maria Ortese alla Czernowitz di Gregor von Rezzori che non esiste più, dalla Carinzia incantata e poi ferocemente bombardata di Ingeborg Bachmann alla terra ai confini dell’Europa dove nasce Elias Canetti, tra «bulgari e turchi, greci, albanesi, circassi, armeni, zingari, rumeni, e qualche russo».
Per Marta Barone, a sua volta scrittrice, nonché lettrice acutissima, non si tratta di trovare nell’infanzia dell’artista il «“fatto” che spieghi poi la storia la vita, l’arte»: questi undici, strepitosi ritratti non sono biografie, né saggi critici. Sono album di ricordi, racconti d’atmosfera, palinsesti miracolosamente in equilibrio tra vita e arte, infanzia e maturità, tra il senno di poi di noi lettori e la sconfinata apertura che ogni bambino porta al mondo.