lunedì 29 aprile 2024 | ore 18:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

Se il fuoco ci desidera

Seguire Mussolini o ribellarsi

presentazione del libro di e con Alessandro Carlini
edito da Utet

Renato Del Din, della Brigata Osoppo, morì a 22 anni durante un assalto notturno a una caserma nazifascista: era il 25 aprile 1944. Nell’ottantesimo anniversario della morte, il giornalista ricostruisce la brevissima vita di questo partigiano perfetto, grazie ai documenti e ai ricordi della sorella Paola.


📌 ingresso libero fino a esaurimento posti

👀 con la Carta Io leggo di Più puoi prenotare il tuo posto, nelle prime file: scrivi a info@circololettori.it o chiama 011 8904401


✏️ la quarta di copertina
«Sente la montagna», dice di lui il comandante. Nell’estate del 1943, Renato Del Din si distingue per preparazione e istinto da scalatore, e lui stesso trova un incanto speciale lassù tra le Dolomiti, dove non arrivano gli echi terribili della guerra. Ma non appena viene assegnato come sottotenente degli alpini a un battaglione della divisione Julia si trova davanti alla scelta più importante della sua vita: scoccato l’armistizio, sbandato l’esercito, si tratta di decidere se seguire Mussolini tra le forze repubblichine o ribellarsi ai nazifascisti. Renato pensa a suo padre Prospero, prigioniero in India, che mai aveva voluto prestare giuramento al duce; pensa a sua madre Ines e a sua sorella Paola a Udine, mentre i tedeschi la occupano usando il pugno di ferro; pensa agli ideali risorgimentali, che lo infiammano ancora, e scrive su un foglio una poesia, che inizia così: «Se il fuoco ci desidera, il fuoco ci prenda». Renato quell’8 settembre scelse la libertà, diventando tra i primi animatori delle brigate Osoppo, cuore della Resistenza in Friuli. In sette mesi furibondi di sortite, azioni e sabotaggi, la sua formazione divenne una spina nel fianco per i nazifascisti, fino alla terribile notte in cui Renato in persona guidò un attacco eroico a una caserma della milizia, trovando la morte. Era il 25 aprile 1944, esattamente un anno prima della Liberazione. Renato aveva ventun anni.
Nell’ottantesimo anniversario, Alessandro Carlini ricostruisce la brevissima vita di questo ufficiale e partigiano “perfetto”, grazie agli scritti e alle lettere inedite di Renato, e ai ricordi della sorella Paola Del Din, che dopo la morte del fratello portò avanti il suo nome e la sua battaglia.