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giovedì 28 marzo 2024 | ore 18:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

Autrici, principesse e il canone della letteratura e della storia

con Johnny L. Bertolio, Giusi Marchetta e il Tavolo delle ragazze
a partire da Principesse (add), Controcanone e Sottostorie, entrambi Loescher
nell’ambito di Femminile plurale

Se ripeschiamo nei ricordi scolastici delle ore di letteratura e di Storia, non ci sorprenderemo di tenere in pugno lunghe sequenze di nomi e di opere al maschile. Si sente spesso dire che questo accade perché i capolavori letterari e gli eventi storici più significativi sono da attribuire “naturalmente” a uomini, mentre nelle stesse epoche le donne e le persone non conformi erano relegate ai margini, al silenzio, all’analfabetismo. Eppure, a guardare bene, sono stati innumerevoli i libri scritti e stampati da autrici, come pure i movimenti di cui furono protagoniste le donne. Anche nelle opere canoniche, a partire dalle fiabe, si vede come dietro la presunta universalità di certi valori e di certe rappresentazioni ci siano in realtà condizionamenti culturali, discriminazioni sociali, leggi ostili. Insomma, autrici, attiviste e principesse fuori dagli schemi, idealmente abbracciate, possono mostrarci quei mondi alternativi che percepiamo come il frutto del presente e che invece hanno radici in un lontano, a volte lontanissimo passato.


📌 ingresso libero fino a esaurimento posti

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✏️ i libri
>> Giusi Marchetta, Principesse. Eroine del passato, femministe di oggi (add)
Bionde, bellissime e sempre in attesa di un principe: le principesse delle fiabe tradizionali ci hanno cresciuto e continuano a farlo. Ma oggi, che provengano da un libro, un film o una serie, Cenerentola e Buffy, Biancaneve e Sailor Moon, Mulan e Xena, la Sirenetta e Scully (e molte altre) servono anche a rendere visibili le gabbie, arrugginite ma tenaci, del sessismo, dell’omofobia e del razzismo. Leggerle ci permette di costruire immaginari in cui non ci sia spazio solo per principesse, streghe o guerriere, ma per donne, persone queer, persone con disabilità o di etnie che non vediamo mai rappresentate. Non si tratta di una questione etica o di politicamente corretto, è una necessità: abbiamo bisogno di nuove storie per poterci ricollocare in un mondo in cui i modelli stereotipati stanno perdendo centralità.
Una rivoluzione che non è una battaglia per occupare spazi, ma una sete di altre storie, che ci aiutino a mettere in dubbio la nostra o a cominciarne una nuova. L’unico modo per farlo è restituire alle principesse il potere di raccontare la loro.

>> Johnny L. Bertolio, Controcanone. La letteratura delle donne dalle origini a oggi (Loescher)
La letteratura italiana più di qualunque altra letteratura europea vanta in ogni secolo della sua storia numerose opere firmate da donne o uomini non allineati ai modelli dominanti. Eppure, il canone scolastico raccoglie pochissime di quelle testimonianze, relegate ai margini o completamente dimenticate. Controcanone ambisce a recuperare molti di quei nomi, che meritano attenzione e studio sia per le loro biografie sia per l’attualità dei temi affrontati nelle loro opere. Queste ci parlano tanto della condizione femminile quanto di quel lungo cammino di emancipazione della diversità tuttora in corso. Le loro parole, formulate in veri e propri atti d’accusa oppure nei generi letterari della tradizione, delineano una storia parallela e alternativa a quella convenzionale: una storia fatta di discriminazione, di sofferenza, di ribellione, ma anche di consapevolezza, di maturità, di conquista di un posto nel mondo.
I testi sono accompagnati da un’offerta didattica in vista delle prove dell’Esame di Stato, con spunti interdisciplinari e di educazione civica e analisi di confronto con le opere e gli autori canonici. L’itinerario cronologico culmina in due percorsi tematici nella variegata letteratura contemporanea, sia in prosa sia in poesia.

>> Johnny L. Bertolio, Sottostorie. Margini, oppressioni, riscatti dall’anno Mille a oggi (Loescher)
Tra le pieghe della Storia, maiuscola e singolare, intesa come storia di guerre e di occupazioni, di troni e di cavalieri, di maschi dal profilo ben definito a ogni livello di potere, è nascosta una sequenza di storie, minuscole e plurali: ce le raccontano donne e uomini vissuti ai margini di un mondo costruito senza tener conto di loro oppure fatto apposta per reprimere chi non si allineava ai modelli dominanti. Molte delle personalità ritenute minori o del tutto rimosse rivivono, da protagoniste e protagonisti, in questo volume di Sottostorie, con la stessa dignità di trattazione dei cosiddetti grandi: etnie oppresse e sterminate, schiave e schiavi deportati, identità e movimenti queer, monache di ogni parte del mondo, eretiche ed eretici, streghe e stregoni, prospettive altre.