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lunedì 16 ottobre 2023 | ore 18:00il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino

La mia voce sa ancora di stelle

«Ciò che canta in me è il canto dell’eternità.»
presentazione del libro di Adriana Zarri
edito da Einaudi
con il curatore
Francesco Occhetto e Mariachiara Giorda
in collaborazione con Torino Spiritualità

Nei suoi diari giovanili (1936-1948) c’è già tutta l’intelligenza, la passione, la ricerca di una mistica immersione nel creato di una delle teologhe e delle pensatrici più intense e importanti del Novecento. Queste parole giungono ai lettori di oggi vibranti e vive, come dopo uno sconfinato viaggio nell’universo dell’anima.

 


📌 ingresso libero fino a esaurimento posti

👀 con la Carta Io leggo di Più puoi prenotare il tuo posto, nelle prime file: scrivi a info@circololettori.it o chiama 011 8904401



✏️ la quarta di copertina
La mia voce sa ancora di stelle è una scelta dai diari giovanili di Adriana Zarri. Con l’intensità che le conosciamo racconta in presa diretta la storia della sua «conversione» e i conflitti sorti in seguito alla scoperta della fede, con la vita e con l’altra sua principale vocazione, quella letteraria. Nello scorrere di queste pagine dove c’è già tutta l’intelligenza, la passione, la ricerca di una mistica immersione nel creato che ritroveremo nelle sue opere successive, si delinea cosí il sorprendente ritratto di una giovane donna impegnata a documentare «dal vivo» le proprie precoci metamorfosi e conquiste interiori. Una volta, lo scrittore francese Julien Green disse che «il maggiore esploratore su questa terra non fa viaggi piú lunghi di colui che scende in fondo al proprio cuore e si china sugli abissi dove il volto di Dio si specchia tra le stelle». Adriana Zarri, nei suoi diari, ha fatto proprio questo: ha sondato l’indecifrabile miniera dell’abisso umano fino a scoprirne il luccicante fondale. Fino a intravederne Dio. «Ed è per tale ragione» scrive il curatore Francesco Occhetto «che la sua “voce lontana sa ancora di stelle”. Dal passato, dopo una lunga e affannosa ricerca di senso, giunge fino a noi portando in salvo queste schegge di cometa che sono le sue parole cosí vibranti e vive, testimonianza di un viaggio sconfinato nell’universo dell’anima».